Il Cerchio dello Zodiaco e L'Astrologia - Parte 2

La Scienza della Luce - Parte 13

Mappa del Mondo con Eclittica - Una mappa del mondo nella quale è rappresentata anche l'eclittica.
Mappa del Mondo con Eclittica
Una mappa del mondo nella quale è rappresentata anche l'eclittica.
Credits: Ancient World Map dal 1689 - PublicDomainPictures

In alcune mappe, come quella riportata qui sopra, possiamo vedere un'eclittica aperta a sinusoide che interseca nei due punti equinoziali l'equatore terrestre. Il simbolo della sinusoide è già di per sé molto eloquente, in particolare per noi moderni, dato che subito lo associamo alle onde, e quindi alla vibrazione, al movimento ondulatorio, alla frequenza elettromagnetica, alla trasmissione di dati, al suono, alla Luce e altro ancora. E proprio la Luce ci riconduce anche ad una visione più olistica del mondo, in quanto, come leggiamo in Giovanni 1,5: "Dio è Luce", come abbiamo già detto nell'articolo precedente. Anche altri hanno detto la stessa cosa, affermando che "Tutto è Luce". La Luce, la Vibrazione, il Verbo Divino attraversa e unisce tutti i piani della realtà, dal più materiale al più "luminifero". La sinusoide è pertanto un simbolo che racchiude in sé molteplici significati, appartanenti ai molteplici livelli dell'Essere.

Proprio da queste idee nasce, per esempio, il simbolo di Yin e Yang, nel quale una sinusoide divide in due il Cerchio, l'Unità, l'Uomo e l'Universo, fatti di Luce, la quale si manifesta attraverso la Dualità Bianco-Nero (Luce e Buio, Giorno e Notte, Maschio e Femmina, Attivo e Passivo, Conscio e Inconscio). E il Creato, il Tutto (la moltitudine dei singoli enti) - Doppiamente Duale (ritroveremo più avanti questo concetto) - è creato ad "immagine e somiglianza" dell'Unità, attraverso la Sinuoside, la Vibrazione, il Lògos. Troviamo rappresentato nei due cerchi più piccoli - anche - l'Alba e il Tramonto, e quindi due "momenti" di un unico "Sole", il quale manifesta il suo Verbo viaggiando lungo l'Eclittica, dirigendo l'ordine cosmico, con la sua Luce, la sua Parola, che dal Cielo discende in Terra attraverso i suoi raggi di Luce. Nella vibrazione è quindi racchiuso il Lògos, il Verbo Divino. E proprio dalla conoscenza della Luce nascono lo Zodiaco e l'Astrologia (che, come ho spiegato nell'articolo precedente, è infatti la "Scienza della Luce").

La sinusoide che troviamo nella carta geografica riportata sopra si ottiene (per dirlo in modo semplice) "aprendo" su un piano (la nostra carta geografica) il cerchio ideale ottenuto dall'intersezione tra il piano dell'eclittica e la superficie terrestre. Quindi questa sinusoide è il cerchio dell'eclittica, rappresentato in due dimensioni (il piano della carta geografica). Come si vede nell'immagine sopra, la sinusoide-eclittica interseca l'equatore in due punti (nell'immagine tre, ma come si può facilmente capire due sono coincidenti) che sono i due equinozi. Invece, nell'apice superiore e in quello inferiore della sinusoide (ossia nei due punti più distanti dall'equatore) troviamo i due solstizi. La sinusoide-eclittica infatti, come abbiamo detto, rappresenta il percorso del Sole durante l'anno, e quindi la sinusoide che vediamo nell'immagine sopra possiamo vederla anche come una linea temporale-ciclica (annuale come giornaliera) che attraversa lo spazio del mondo-Terra.

La sinusoide quindi rappresenta il cerchio dell'eclittica. Immaginiamo quindi di riportare su un foglio il cerchio-eclittica ed uniamo con due linee o diametri perpendicolari (orizzontale e verticale) i due punti degli equinozi e i due punti dei solstizi: otterremo così un cerchio con una croce inscritta. Questo simbolo è chiamato in vari modi, tra i quali "Croce Solare".

La croce solare (o ruota solare o carro solare o disco solare o croce di Odino o croce di Woden) è un importante simbolo, che rappresenta la forma di una ruota di carro (da cui il nome di "ruota solare" o "carro solare"), presente in molte culture a partire dall'Età del bronzo.
La croce solare è utilizzata nelle prime scritture utilizzate da Sumeri, Egizi, Ittiti, Cretesi, Greci, Etruschi e Romani.
Nell'antichità la croce solare rappresentava il Sole ed era il simbolo del potere.
Nell'antica Cina tale simbolo era associato al tuono, alla potenza, all'energia e al rispetto.
Nell'alchimia la croce solare era il simbolo delle leghe a base di rame.
Nell'astrologia moderna rappresenta la Terra (nel significato di pianeta e di questo elemento).
Nella simbologia pagana ed esoterica, la croce solare rappresenta i quattro elementi: il cerchio simboleggia il fuoco, il punto d'incrocio delle linee rappresenta l'aria, la linea orizzontale rappresenta l'acqua, l'intera figura la terra.

- Wikipedia, Croce Solare.
La Croce Solare e i Quattro Elementi -
La Croce Solare e i Quattro Elementi

Il cerchio rappresenta l'Uno, che sia esso l'Uno Universale, oppure che sia un uno particolare, come la Terra, il cielo, l'universo, il mondo, l'uomo, o la materia stessa. Nell'asse (o diametro) verticale possiamo trovare l'asse di rotazione del pianeta, l'Axis Mundi, ossia la colonna che regge il mondo, oppure l'Yggdrasil, o molti altri significati. In quello orizzontale possiamo individuare l'equatore (terrestre o celeste), o quella che in Astrologia è anche chiamata "Linea della Terra". Con questi due assi otteniamo la Croce Solare, che divide il cerchio in quattro parti uguali, corrispondenti alle quattro stagioni, o ai Quattro Elementi. Da questo semplice simbolo (un cerchio diviso in quattro da due diametri perpendicolari) si potrebbe imparare molto, se gli si dedicasse l'attenzione necessaria: infatti, nella matematica e nella geometria, ossia nel Numero e nella Forma, sono racchiusi i Segreti della Natura.

Come abbiamo appena detto, l'asse orizzontale in astrologia è anche chiamato Linea della Terra. Da un punto di vista simbolico infatti possiamo immaginare l'asse orizzontale anche come la superficie terrestre, e pertanto, tutto ciò che sta sotto la Linea della Terra è ciò che sta sottoterra, mentre ciò che sta sopra la linea è ciò che sta sopra la superficie terrestre (l'aria, il Cielo). Anche il Sole, nel suo girare lungo l'eclittica, si dice che è sotto la Terra quando è tra l'equinozio di autunno e quello di primavera (autunno-inverno), e che sta sopra la Terra quanto è tra quello di primavera e quello di autunno (primavera-estate). Il Sole, che è l'Eroe di ogni Mito (Cristo, Ercole, Perseo...), ogni anno, scende all'inferno ("ciò che sta sotto") nel periodo invernale (dalla radice him, freddo, neve, ghiaccio), per poi risalire e tornare sopra la terra, periodo durante il quale la luce del giorno prevale sul buio della notte, e durante il quale il Sole raggiunge la sua estasi ("stare fuori", qui inteso, dalle tenebre), nel pieno dell'estate (da aestas,-atis "che porta luce e calore"), periodo nel quale il Sole-Salvatore raggiunge la cima del Monte Sacro (il monte è l'arco superiore del cerchio zodiacale, la cui cima corrisponde al solstizio d'estate), Śambhala, la Terra Promessa, il punto in cui si trova la Chiave di Volta, l'apice dell'Arco della Pace.

La Pasqua ebraica, chiamata Pesach (pascha, in aramaico), celebra la liberazione degli Ebrei dall'Egitto grazie a Mosè e riunisce due riti: l'immolazione dell'agnello e il pane azzimo.
La parola ebraica pesach significa "passare oltre", "tralasciare" [...]. La Pesach indica quindi la liberazione di Israele dalla schiavitù sotto gli Egizi e l'inizio di una nuova libertà con Dio verso la terra promessa.

- Wikipedia, Pasqua.

La Pasqua prende il suo in nome, in realtà, dal passaggio del Sole oltre l'equinozio di primavera, momento nel quale vince sulle tenebre (le ore diurne superano quelle notturne). In questo momento comincia la salita verso la cima del Monte: salita che comincia in Ariete, maschio della pecora, madre dell'agnello: per questo il Sole in Ariete, appena uscito dalle tenebre, ancora puro, è chiamato l'Agnello di Dio. A cosa ci serve tutto ciò? Meditando su questi simboli, insegnamenti e miti - con la giusta chiave di lettura - si può imparare molto, ma penso sia giusto che ognuno ci arrivi per conto proprio, e questi articoli infatti servono proprio a "suggerire" questa chiave. Comunque, giusto per dare una direzione quasi scontata, da quanto detto potremmo capire, per esempio, che per "scalare il Monte Sacro" (ossia Conoscere Sé Stessi) dobbiamo prima "uscire dalle tenebre" (ossia, per così dire, andare oltre l'ignoranza e dominare il "caos" mentale, o, anche, il passaggio dalla non conoscenza [buio, notte], o prigione della Materia-Terra, alla conoscenza [giorno, luce] dello Spirito-Cielo). Si potrebbe aggiungere molto altro, ma è molto meglio comprendere le chiavi e poter leggere da soli il Libro della Natura.

Da tutto ciò si dovrebbe anche capire perché molte delle parole che usiamo comunemente derivano dal linguaggio astrologico, seppur spesso non ce ne rendiamo conto. Facciamo qualche altro esempio: la parola stagione deriva da "stazione", riferito in origine ai solstizi, che sono appunto le quattro stazioni del Sole. Oppure discepolo, che condivide la stessa radice di disco, ossia il cerchio dello zodiaco, dove il maestro Sole guida i 12 discepoli (i segni, i mesi, le lunazioni) lungo il loro "ciclo naturale". Anche la parola apostolo segue la stessa idea, nel senso che i 12 apostoli sono i 12 posti nei quali si colloca il Sole durante l'anno. Ed anche la radice della parola rito è originariamente collegata al ciclo delle stagioni, o ai "cicli della natura", che si susseguono sempre con lo stesso "ritmo". Ed è proprio l'idea della ripetizione ordinata nel tempo, della regola, e quindi appunto del ritmo, a dare vita e senso al rito.

ṛtu "giunge al tempo giusto", "i cicli della natura", "stagione" ritus "ordinanza", "regola", "cerimonia religiosa", "rito"

- Franco Rendich, Dizionario Etimologico Comparato delle Lingue Classiche Indoeuropee.

Possiamo già intravedere da questi esempi anche come, fin dagli albori dell'Astrologia, la conoscenza "degli astri" (della Luce) sia da sempre stata legata al Sacro, e quindi alla Magia. Ed è proprio da questa relazione tra "denso" (materia, terra) e "sottile" (spirito, cielo) che nasce la sintesi Astrologica, tramandata da tutte le maggiori religioni del mondo. Come si tramanda in quasi ogni testo di astrologia, i dodici segni provengono dalla suddivisione del cerchio, l'unità, nei quattro elementi (materia, quadrato), ossia Fuoco, Terra, Aria e Acqua, moltiplicati per le tre modalità (spirito, triangolo), e cioè Cardinale, Fisso e Mobile, che in termini alchemici chiamiamo Zolfo, Sale e Mercurio. Ciò porta quindi ai dodici tipi di caratteri astrologici (4x3=12), ossia ai dodici segni ed ai loro attribuiti.

Sunt Aries, Taurus, Gemini, Cancer, Leo, Virgo,
Libraque, Scorpius, Arcitenens, Caper, Amphora, Pisces.

(LATINO)

Essi sono: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine,
Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Aquario, Pesci.

(ITALIANO)
- Versi in esametri dal Computus manualis magistri Aniani, del monaco benedettino Aniano.
Eclittica e Sinusoide -
Eclittica e Sinusoide

Certo, si potrebbe anche ipotizzare che, come sostengono alcuni, il numero 12 sia solo una scelta per semplificare i calcoli astronomici. Consideriamo però che gli antichi non hanno mai fatto nulla per mera semplicità. Per loro la sostanza era sempre legata alla forma, e viceversa, e tutto il sapere ruotava intorno al loro senso del Sacro. E anche la conoscenza, e quindi la Magia, e di conseguenza la cultura, la religione, la società, erano tutte legate da una connessione con il Divino, con il Sacro, con la dimensione spirituale, con quelle Leggi o Princìpi Universali che Dio ha posto alle fondamenta del Cosmo. Pertanto, forse, i motivi della scelta del numero 12 sono altri e più complessi rispetto alla mera semplificazione dei calcoli, che è piuttosto ciò a cui può credere la mente proprio di chi tende a semplificare eccessivamente la realtà.

Per capirci meglio: è abbastanza chiaro che l'evoluzione della conoscenza e dell'organizzazione sociale e culturale dei vari popoli abbia portato all'adozione di calendari adatti agli scopi ai quali erano loro necessari, ma è altrettanto vero che questi adattamenti hanno sempre compreso anche aspetti più spirituali, legati alla conoscenza del Sacro. E se si è arrivati (poco importa quando) a dividere l'eclittica in 12 parti è perché ci sono dei motivi ben precisi, motivi che comprendono lo studio del Numero, della Forma, del Ritmo e della Coscienza, ossia Aritmetica, Geometria, Armonia e Astrologia: il Quadrivium, che è un'Arte che necessita di anni e anni di studio e di pratica. Altro che "semplificazione dei calcoli"...

Continueremo a parlare del Quadrivium nel prossimo articolo. A presto.