La Meditazione della Centratura, Parte 2: il Circuito Principale

Tavola 2 - Il Circuito Principale collega 14 chakra primari.

In questo articolo andremo a vedere un esercizio per lavorare sul Circuito Principale, il quale comprende anche i 14 chakra principali del corpo sottile sui quali ci si concentra in questa meditazione. Come per il precedente, anche di questo esercizio si possono trovare in giro versioni simili, per esempio possiamo trovare un esercizio analogo a questo nella tradizione taoista chiamato "orbita microcosmica". Qui ve lo spiego a modo mio.

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La Meditazione, Parte 7: Astrazione, Presenza, Concentrazione e Contemplazione

La Meditazione, Parte 7: Astrazione, Presenza, Concentrazione e Contemplazione

Siamo quindi giunti al sesto stadio: qui arriva il bello! Se infatti quella fatta fino ad ora era, in un certo senso, una fase di preparazione, ora è giunto il momento di darsi da fare. Finora abbiamo fatto solo un po' di riscaldamento (!): il vero allenamento inizia ora, nel sesto stadio della pratica. Facciamo però prima un breve riepilogo della situazione, insieme a qualche precisazione.

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La Meditazione, Parte 4: il Controllo del Flusso Vitale (Pranayama)

La Meditazione, Parte 4: il Controllo del Flusso Vitale (Pranayama)

La respirazione è uno dei metodi che ci permette di controllare il flusso vitale, probabilmente il più semplice. Il quarto stadio, il pranayama, serve a ridurre gli ostacoli che impediscono di direzionare l'attenzione e preparare così la mente agli stadi successivi. Attraverso la regolazione del respiro e il conseguente equilibrio del flusso vitale, possiamo armonizzare mente e corpo, fino ad entrare in uno stato in cui "fuori e dentro" non esistono più. Può sembrare complicato, e in effetti non è proprio così facile, ma con un po' di pratica ci puoi riuscire. Scopriamo di più.

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La Meditazione, Parte 3: la Postura (Asana)

La Meditazione, Parte 3: la Postura (Asana)

Siamo arrivati al terzo stadio: la postura. In alcune discipline, esistiono esercizi legati a determinate posizioni, se non addirittura movimenti, oltre che respirazioni (che rientrano invece nel quarto stadio). Fare questo tipo di esercizi può essere sicuramente utile per vari scopi. Oggi si trovano in giro i più svariati e variopinti tipi di "yoga" nei quali vengono fatti esercizi basati su posture, movimenti e respirazioni, ma non serve molto intuito per capire che per come vengono svolti questi esercizi, potranno anche dare dei benefici per il benessere fisico e aiutare a scaricare un po' di stress, ma ai fini della Conoscenza di Sé sono pressochè inutili. Perchè lo diventino, dovrebbero essere abbinati a dei giusti "movimenti" mentali. Sono comunque utili, se non necessari, quando i nostri obiettivi sono altri, come nella disciplina del corpo fisico, ovvero quando usiamo la meditazione ad esempio nelle arti marziali, e non solo. Per i nostri obiettivi invece, fissarsi sulle posizioni e sui movimenti è fondamentalmente inutile. Qualcosa da sapere in merito però c'è: vediamo cosa.

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La Meditazione, Parte 2: gli otto stadi dello Yoga di Patañjali

La Meditazione, Parte 2: gli otto stadi dello Yoga di Patañjali

La Meditazione non è semplicemente una tecnica, ma una pratica, un allenamento, un cambiamento: non è qualcosa che fai così, per un po', di tanto in tanto, e poi non ci pensi più, ma qualcosa che agisce su di te, che diventa parte di te, di ciò che sei e di ciò che fai, in ogni istante della tua vita. La Meditazione ti cambia. Questo di solito spaventa un po' l'ego (l'io, la personalità), che tende ad autoconservarsi e considera pertanto il cambiamento come un pericolo, ma il cambiamento deve essere il nostro obiettivo. Non meditiamo certo per rimanere sempre le stesse persone, ma per "diventare" Noi Stessi, per conoscere e manifestare il Sé, che è nascosto, appunto, sotto la maschera, la persona(lità).

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La Disciplina Mentale

La Disciplina Mentale

La pratica iniziatica, essendo un percorso di tipo sperimentale e scientifico, attraversa tutta una serie di ipotesi che vengono verificate dal praticante attraverso l'esperienza diretta. Una delle ipotesi di partenza è la seguente: le persone (non allenate) non hanno il minimo controllo della propria mente (eppure si illudono di averlo). Il modo nel quale ognuno può vericare questa ipotesi è molto semplice: si provi a smettere di pensare. Ah! Ma non si può! Diranno alcuni. I quali, si sbagliano. Smettere di pensare, nel senso di porre in silenzio la mente, è possibile. Ci vuole solo allenamento.

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La Meditazione della Centratura: Teoria e Pratica. Parte 1

Tavola 1 - La Centratura

La Meditazione della Centratura è un esercizio abbastanza conosciuto e diffuso, sotto varie forme. Questa meditazione è tanto semplice quanto importante, ma spesso è anche poco compresa da chi la pratica. Per diventare più efficace dobbiamo capire cosa stiamo facendo. Pertanto, tratterò ora alcuni dei concetti necessari a comprendere questa pratica, per poi passare alla spiegazione dell’esercio stesso. La Meditazione della Centratura è un primo fondamentale esercizio che chiunque può fare nella propria pratica quotidiana, ed è il primo esercizio proposto nel percorso iniziatico dello PsyClub.

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