Sul Percorso Iniziatico - Parte 4

Sul Percorso Iniziatico - Parte 4

Quarto articolo di introduzione al Percorso Iniziatico dello PsyClub.

La Conoscenza di Sé deve portare ad una trasmutazione interiore, un cambiamento di stato concreto, che non lascia dubbi sulla sua realizzazione, e che è qualcosa di ben diverso dalla costruzione di nuovi castelli mentali. La Conoscenza di Sé è un percorso nel quale gli opposti si congiungono: bene e male, caldo e freddo, oggettivo e soggettivo, tutto e uno, amore e sofferenza. Guardare solo il lato della medaglia che più ci piace e più ci fa comodo è la strada più breve per le tenebre dell'ignoranza. Ogni volta che proviamo a definire la via come solo bianca o solo nera, ci stiamo sostanzialmente costruendo un recinto nel quale pascolare felici e contenti. Finché però non usciamo dai recinti mentali che ci siamo costruiti, la "spiritualità" rimarrà solo un'illusione fra tante.

Nella tradizione si trova l'immagine di un ponte, che si percorre nel giorno del giudizio, il quale è largo come il filo di un rasoio e conduce al paradiso. Ai due lati del ponte si trovano due abissi. Da un punto di vista esoterico, possiamo comprendere questa metafora paragonando questo ponte al nostro corpo calloso, che è quella fascia di neuroni nel nostro cervello che collega i due emisfermi cerebrali, destro e sinistro: logica ed analogia, spirito ed anima, scienza e fede. Questa metafora ci insegna quindi che la via per il paradiso, per gli stati di coscienza più elevati, per la manifestazione del Divino in noi, è una continua ricerca di equilibrio, sempre posta sulla lama di un rasoio, nella quale dobbiamo riuscire ad unire entrambi le parti, gli opposti, nel centro, nell'unità. Altrimenti, rischiamo di finire in uno dei due abissi, finendo nelle tenebre della pura ragione dal un lato, o della superstizione dall'altro.

Un errore che oggi fanno in molti, chi provando a spiegare lo spirito attraverso i modelli scientisti moderni (relatività, fisica quantistica...), o, dall'altra parte, chi costruisce la propria fede sulle parole del guru di turno (che sia Yogananda o qualunque altro). La Conoscenza di Sé è un percorso che, invece, si affronta con Scienza e Sapienza: Scienza, Sacra, che ci guida nella pratica quotidiana, la quale porta passo per passo ad una comprensione sempre più profonda di Sé e della realtà (Sapienza), e di consenguenza, della stessa Scienza (Sacra); e questa comprensione, questa Sapienza, è un fuoco che ci cambia dentro, che cambia la nostra percezione del mondo, e più in generale la nostra vita, e di conseguenza anche la nostra pratica, la quale deve cambiare insieme a noi, adattandosi alle esigenze e agli obiettivi del tratto di percorso sul quale stiamo camminando.

Se la tua pratica è sempre uguale, o se tu sei sempre lo stesso, se percepisci il mondo - più o meno - come quando avevi la metà degli anni che hai ora, anche se, forse, con meno ingenuità, ma comunque continuando a sperare un giorno di ottenere qualche briciola di Sapienza, perché finora ne hai visto soltanto l'ombra, il mio consiglio è di guardarti allo specchio e ammettere a te stesso/a che ciò che chiami "spiritualità" non è altro che fuffa. Ti hanno fregato: prima cambi strada e meglio è. "Ma sono 30 anni che faccio queste cose, sono un esperto!" E dopo 30 anni che perdi tempo, non ti sei ancora reso conto che ciò fai è un gioco che non vale la candela? Vuoi perdere altri 30 anni? Affari tuoi. D'altronde, una volta che il disco è inciso, è difficile cambiare melodia, se non cambiando disco.

Ti faccio un esempio, giusto per chiarire meglio il concetto. Nello PsyClub, tra i primi passi del nostro percorso, c'è la percezione dell'energia sottile (chiamata anche prana, qi, etere, mercurio, eccetera). Imparando a percepire l'energia, impariamo a valutare lo stato energetico di chakra, organi, corpi sottili, e molto altro. Come si può facilmente immaginare, ad una pratica efficace consegue anche una trasformazione dei corpi sottili, che diventeranno via via più armonici, più "energici", più sviluppati, e si liberano dai vari parassiti che li infestano. E, tutto questo, chi ha imparato a percepire (correttamente) chakra, corpi sottili, eccetera, è capace di percepire queste differenze con i propri sensi (sottili). Quindi, se la tua pratica ti sta dando pochi o zero risultati, sia tu che un'altra persona (previo allenamento) ve ne potete accorgere facilmente, semplicemente valutando lo stato dei tuoi corpi sottili.

Se ti è sfuggito il senso di quanto ho scritto in precedenza, potrebbe essere che ora ti stai domandando: "ma chi dice che ciò sento io, è ciò che sente l'altro, e che, quindi, questa percezione di chakra, corpi sottili, etc, è qualcosa di oggettivo e non è solo una mia percezione soggettiva?" Beh, in realtà, lo è. Questo però è un discorso un po' lungo da trattare in modo esaustivo, e, per quanto potrei provarci, in parte rimarrà sempre esoterico (interiore), il che significa che per capire non bisogna ragionare, ma praticare. Ciò nonostante, almeno un'idea voglio provare a darla. La percezione ovviamente è soggettiva, ma ciò non significa che se guardo un muro, quel muro esiste solo nella mia mente. Certo, potrebbe essere. Mettiamo allora che voglio verificare se il muro c'è veramente o se me lo sto immaginando. Potrei farlo in molti modi. Nel caso di un gruppo iniziatico, la "verifica" e la comprensione di ciò che si sta effettivamente percependo deriva dal confronto. Come dicevo prima, per attraversare la via iniziatica serve un gruppo di confronto con il quale si condivide la stessa pratica. In tal modo, e con un allenamento appropriato, tutti i componenti del gruppo, nella percezione del chakra X o del corpo sottile Y, sentiranno tutti qualcosa di molto simile, con differenze minime. Differenze nelle quali entra in gioco la soggettività, proprio come nel caso più comune nel quale più persone osservano lo stesso fenomeno (un film, un muro, una lavagna, un temporale, o qualunque altra cosa): tutti percepiranno qualcosa di molto simile, ma ognuno a suo modo. L'essenza comune alle differenti percezioni, che si evidenzia appunto nel confronto, trasforma l'esperienza soggettiva in una comprensione oggettiva.

Imparare a percepire correttamente le energie sottili è un passo fondamentale ed è anche uno dei primi obiettivi di un percorso iniziatico che sia degno di portare questo nome. Ed è un passo fondamentale prima di tutto perché: 1) è necessario per verificare giorno per giorno il proprio stato energetico, in modo da capire su quali chakra/organi/corpi sottili/etc è prioritario andare a lavorare; 2) è necessario per verificare (anche a livello energetico) lo sviluppo dei propri corpi sottili (se pratico tanto e poi i miei chakra e miei corpi sottili sono uguali o simili a quelli di chi non pratica, forse sto buttando il mio tempo); e 3) perché se si è in grado di percepire le energie sottili poi non ci vuole neanche tanto a smascherare i fuffari venditori di aria fritta, perché in pochi secondi si può sentire e valutare i corpi sottili del guru-salvatore di turno e capire subito se chi sta parlando lo fa con un minimo di cognizione di causa oppure se parla dal balcone dei suoi castelli mentali.

Purtroppo o per fortuna, però, queste cose non si imparano seguendo un corso di un weekend (soprattutto se poi non metti in pratica ciò che hai imparato), ma solo seguendo una persona, un mentore (il famoso maestro), che 1) conosce la Scienza Sacra e 2) che abbia ovviamente voglia e tempo di guidarci quasi giorno per giorno nel nostro cammino. Perché, come ho già detto, ciò che è esoterico, e che si apprende percorrendo la via iniziatica, non è spiegabile con discorsi o ragionamenti di qualunque tipo, e nemmeno facendo i disegnini, ma si comprende soltanto chiudendo gli occhi e contemplando (quotidianamente) l'infinito e l'Assoluto che sono contemporaneamente sia dentro che fuori di noi (dentro e fuori, altri due opposti-contrari che con la pratica diventano Uno).

Lo PsyClub è un'accademia ed un ordine iniziatico, è aperto a tutti e la partecipazione è gratuita. L'unico requisito richiesto (che fa perdere la voglia ai più) è l'impegno: impegno nella pratica, che deve essere costante e quotidiana, e impegno nella partecipazione alle attività del club, in particolare nella ricerca. Il nostro percorso, che non è un corso, è pensato appositamente per guidare ogni partecipante passo per passo nello studio e nella pratica della scienza sacra. Per maggiori informazioni, scrivici dalla pagina contatti, via mail, o sui social.

A presto.