Splendor Solis - Il Terzo Trattato - Prima Parabola

Figura IV: Il Terzo Trattato - Illustrazione tratta dallo Splendor Solis di Solomon Trismosin.
Figura IV: Il Terzo Trattato
Illustrazione tratta dallo Splendor Solis di Solomon Trismosin.

Solomon Trismosin: Splendor Solis, Il Terzo Trattato - Prima Parabola.
Traduzione dalla versione inglese a cura dello PsyClub.

IL TERZO TRATTATO

Segue ora il mezzo con cui si perfeziona l'intera opera di questa maestria; spiegata con alcune illustrazioni, parabole e vari aforismi dei filosofi.

HERMES, un padre della filosofia, dice: "È infatti necessario che alla Fine di questo mondo il Cielo e la Terra si incontrino e tornino a casa."

Intendendo per Cielo e Terra le due operazioni sopra citate; ma molti dubbi sorgono prima che l'opera sia terminata. Affinché le figure che seguono possano essere meglio comprese, forniamo alcune parabole a titolo illustrativo:

Figura V: La Prima Parabola - Illustrazione tratta dallo Splendor Solis di Solomon Trismosin.
Figura V: La Prima Parabola
Illustrazione tratta dallo Splendor Solis di Solomon Trismosin.

E QUESTA È LA PRIMA PARABOLA:

DIO creò la Terra liscia e grossolana, e molto fertile di ghiaia, sabbia, pietre, montagne e valli, ma attraverso l'influenza dei pianeti e al lavoro della Natura, la Terra ha assunto varie forme. All'esterno ci sono pietre dure, alte montagne e valli profonde, e cose strane e colori sono all'interno della Terra, come, per esempio, i Minerali e le loro origini, e con queste cose la Terra è uscita dalla forma originale, nel modo seguente: Dove la Terra cominciò a crescere, o a espandersi e a moltiplicarsi, il costante operare del Sole-Calore formò inoltre all'interno della Terra un calore sulfureo, vaporoso e umido, che la penetrava da parte a parte. Questo lavoro di penetrazione del calore del Sole ha provocato, nel freddo e nell'umidità della Terra, la formazione di grandi quantità di vapori, nebbie e gas, che con il passare del tempo diventano abbastanza forti da seguire la loro tendenza a salire, provocando così sulla superficie terrestre eruzioni, formando colline e valli, ecc. Dove ci sono tali colline e valli, là la Terra è maturata e si è mescolata perfettamente con il caldo e il freddo, l'umidità e l'aridità, e lì si possono trovare i migliori minerali. Ma dove la terra è piatta, là non c'è stato accumulo di tali fumi e vapori, e lì non si troveranno minerali, mentre la parte sollevata del terreno, in particolare quella che è stata viscida, limacciosa e grassa, ed è stata saturata da un'umidità proveniente dall'alto, si è ammorbidita di nuovo, formando strati simili a un impasto uno sopra l'altro, che nel corso del tempo, sotto l'influenza del calore del Sole, diventano sempre più solidi, duri e cotti; e altri terreni, come ghiaia e sabbia, friabili e tuttavia morbidi, appesi l'uno all'altro come acini d'uva, sono troppo magri e secchi, e non hanno ricevuto abbastanza umidità, di conseguenza non hanno potuto formarsi in strati, ma sono rimasti pieni di buchi, come una pasta mal preparata, o come una impasto farinoso, che non è stato idratato a sufficienza; poiché nessuna terra può diventare pietra, se non è ricca e viscida e ben mescolata con l'umidità.

Dopo che l'acqua si è asciugata con il calore del Sole, la sostanza grassa terrà insieme il terreno, che altrimenti rimarrebbe friabile e cadrebbe di nuovo in pezzi. Ciò che non è ancora diventato perfettamente duro, può diventarlo e trasformarsi in pietra, sotto l'influenza costante del calore del Sole e della Natura, nonché dei suddetti fumi e gas originati dalle proprietà degli elementi, che con questi mezzi vengono ancora lavorati all'interno della terra e che, quando si impossessano dei vapori acquosi con una sostanza terrosa pura e sottile, formano il Mercurio dei Filosofi; ma quando sono solidi e portati a una durezza ardente, terrosa e sottile, allora il risultato è lo Zolfo dei Filosofi.

Di questo Zolfo HERMES dice: "Riceverà i poteri dei pianeti più alti e più bassi, e con la sua forza penetra nelle cose solide, supera tutta la materia e tutte le pietre preziose."