Sul Percorso Iniziatico - Parte 2

Sul Percorso Iniziatico - Parte 2

Secondo articolo di introduzione al Percorso Iniziatico dello PsyClub.

Cominciamo con una citazione:

IL PRINCIPIO DEL MENTALISMO
«Tutto è Mente - L'Universo è Mentale»

Secondo questo principio, il TUTTO, ovvero quella realtà esistenziale che sta alla base di ogni manifestazione esterna, generalmente definita col nome di «Fenomeno Vitale», «materia», «energia»; insomma, tutto ciò che percepiamo coi sensi materiali, non è altro che SPIRITO INCONOSCIBILE che sebbene non definibile, può essere considerato come MENTE UNIVERSALE, VIVENTE ed INFINITA. Tutto l'universo quindi, non è che una creazione mentale del TUTTO, soggetto alle sue leggi.
E sia globalmente che in ogni singola parte, questa creazione, di cui noi facciamo parte, esiste nella mente del TUTTO.
Grazie a questo principio si possono spiegare tutti quei fenomeni psichici che tanto scalpore suscitano nell'uomo pur restando sempre al di fuori del campo della scienza. Comprenderlo significa rendersi capaci di usare le leggi dell'Universo mentale a proprio vantaggio, difendendosi dal pericolo di usarle in maniera causale. Grazie a questa prima chiave del sapere, lo studioso può entrare nel tempio della conoscenza mentale con passo sicuro, essa infatti spiega la natura profonda della «forza», dell'«energia», della «materia» e la loro relazione con la «mente». Scrisse infatti uno dei Grandi Maestri: «chi afferra l'essenza della natura mentale dell'universo è assai progredito sul sentiero della Sapienza». E possiamo considerare questa massima ancora valida; perché senza questo primo principio, invano si tentano le Porte del Tempio.

- Tre Iniziati, Il Kybalion.

Per muovere i primi passi dobbiamo cominciare chiarendo il fatto che quella che stiamo andando a studiare e praticare è una Scienza, basata sui dei "princìpi", i quali vengono verificati sperimentalmente attraverso la pratica.

Il primo di questi princìpi è quello spiegato dal passo citato. Un percorso iniziatico si definisce tale in quanto ci inizia alle dimensioni spirituali dell'esitenza. Dimensioni "mentali" che però vanno considerate "oggettive" tanto quanto quella materiale. Dimensioni delle quali fanno parte anche le nostre emozioni e i nostri pensieri, e che non sono affatto separate dalla realtà fisica. Proprio per tale continuità tra le varie dimensioni, fisiche e spirituali, il Mago può agire attraverso l'immaginazione per trasformare la realtà.

Come suddeto, "Tutto è Mente, l'Universo è Mentale". Tutto ciò che esiste è un'immagine immaginata dalla Mente di Dio. Ogni corpo, ogni suono, ogni pensiero. Ogni cosa è un'immagine, una "forma", pensata dalla Coscienza Cosmica, una forma con una sua esitenza, una sua vita, una sua evoluzione. Questa "forma pensata", o, più tecnicamente, queste forme pensiero (FP), costitutienti, come appena detto, tutto il creato, sono fondamentalmente ciò cui agisce il Mago. Per cominciare il nostro cammino iniziatico, dobbiamo cominciare a pensare il mondo come un oceano di forme pensiero che si evolvono e creano la realtà.

Durante il nostro vissuto, per esempio, creiamo una gran quantità di forme pensiero, che solitamente chiamiamo abitudini, traumi, esperienze, passioni, pensieri, eccetera. Alcune hanno una vita molto breve, altre vivono più a lungo, e altre molto più a lungo. Ciò che impariamo a fare nella prima parte del nostro percorso è imparare a conoscere le forme pensiero, in particolare quelle che ci portiamo dentro, interagendo con esse nei piani sottili, per alimentare quelle a noi utili e liberarci da quelle limitanti.

Esistono tanti tipi di forme pensiero, di cui le più famose forse sono le eggreggore. Si potrebbe dire che categorizzare le forme pensiero potrebbe essere un lavoro simile a quello della categorizzazione degli organismi viventi, i quali sarebbero tra l'altro sono anch'essi una sottocategoria delle forme pensiero. A ben pensarci, però, questo lavoro non è necessario, perché tutto che conosciamo fa già parte di una qualche categoria, e dato che tutto è fatto da forme pensiero, tutto ciò abbiamo già categorizzato rappresenta una certa categoria di forme pensiero (cinghiali, alieni, spaghetti, edifici, parole, pensieri, chakra, simboli, eggregore...), ognuna con le sue caratteristiche ed i suoi attributi.

Ogni volta che interagiamo con una forma pensiero, scambiamo con essa la nostra "energia" (prana, etere...). Più concretamente, quando, per esempio, eseguiamo un lavoro, noi spendiamo parte della nostra energia fisica e/o mentale per compierlo: in questo modo stiamo dando energia alla forma pensiero del lavoro che stiamo compiendo. E quindi, raccoglierai ciò che semini.

Le forme pensiero limitanti delle quali possiamo più facilmente liberarci sono quelle che nutriamo quando cadiamo in stati d'animo "negativi" (paura, dipendenza, depressione, invidia...), o anche stando davanti alla tv, o buttando il nostro tempo in attività che non sono in "armonia" con noi, con le quali non abbiamo una "risonanza positiva", nel senso che l'interazione tra noi e la forme pensiero con e quali interagiamo risulta in un accrescimento dell'energia di entrambi. In generale, guardando la tv diamo energia alla forma pensiero della tv, ma essa a noi non ne dà a noi, quindi perdiamo "energia vitale" (e tempo). Dico in generale perché in alcuni particolari casi, come in quello nel quale guardiamo un documentario su un argomento di un nostro specifico interesse, può essere che anche le informazioni/forme pensiero che riceviamo possano esserci utili e quindi ci diano energia.

Usando un po' di buon senso possiamo facilmente vedere quali tra le principali forme pensiero che fanno parte della nostra vita, come lavoro, amici, abitudini, comportamenti, emozioni, pensieri, eccetera, sono a noi utili e di quali dovremo invece liberarci. Ci sono poi altri tipi di forme pensiero che senza le giuste conoscenze difficilmente possiamo osservare, comprendere e decidere di conseguenza se alimentarle oppure disfarcene.

Come insegna il Patanjali, lo Yoga inizia dalla coltivazione delle buone abitudini e dall'eliminazione di quelle cattive (yama e niyama). Questo perché tutte le forme pensiero che fanno parte della nostra vita abitano da qualche parte dentro di noi, sono parte di noi. Se dentro di noi abitano molte forme pensiero che non sono in armonia con noi, ma ci tolgono energia vitale, portando squilibrio nella nostra interiorità, tutto il nostro essere ne risentirà, compresa la nostra pratica di meditazione.

Pertanto, ti consiglio intanto di rileggere i versi di Patanjali su questi due stadi, che ho ripreso anche nell'articolo La Meditazione, Parte 2, e, se già non lo fai, di educarti ad una corretta alimentazione (vedi in merito le Risorse Utili), in quanto l'alimentazione è fondamentale per la nostra salute, non solo fisica, ma anche mentale (mente sana in corpo sano) e quindi per anche per molti aspetti riguardanti i nostri comportamenti, le nostre abitudini, e tutta una vasta gamma di forme pensiero che incidono in modo abbastanza importante sul nostro essere. Analogamente, anche la meditazione può essere vista (in senso lato) come una "sana alimentazione" per i nostri corpi sottili (emozionale, mentale...): ed è proprio per questo che la Meditazione della Centratura e la Disciplina Mentale devono essere costanti fisse e quotidiane della nostra pratica.

Inoltre, ti suggerisco di meditare sia sul passo citato del Kybalion, che, ancor di più, sul capitolo del Libro Tibetano dei Morti che nell'edizione della Mondadori a Cura di Graham Coleman e Thupten Jimpa è intitolato "4. Introduzione alla consapevolezza: liberazione naturale attraverso la nuda percezione".

Le forme pensiero sono un argomento molto vasto e assolutamente fondamentale in un percorso iniziatico, in quanto è necessario per comprendere poi la ritualità magica in ogni sua forma, dal rito di magia naturale alla costruzione di una cattedrale gotica, e tutto il resto. D'altronde, tutto è mente... tutto è una forma pensiero.

A presto.